martedì 14 agosto 2012

Le Origini del Mito di Gesù

Il cristianesimo è in gran parte una culto solare e “Gesù” non è il “figlio” (son), ma il Sole (sun). O, almeno, il sole fa parte del suo simbolismo. L'antica religione solare sumera, diffusasi anche nel resto del mondo antico, venne formulata sotto forma di storia simbolica, che ai cristiani venne detto di prendere alla lettera.
La principale forma di comunicazione nel mondo antico era rappresentata dai simboli e dalle parabole, e capire l'antico simbolismo legato al sole, vuol dire capire le principali religioni. Gli antichi usavano il simbolo in Figura 32 per rappresentare il percorso del Sole nel corso dell'anno o, più precisamente, il percorso della Terra in rapporto al Sole. Si tratta della cosiddetta croce solare. Essa si può trovare in tutto il mondo antico. Disegnarono poi un cerchio e uno zodiaco (una parola greca che significa cerchio animale) e aggiunsero una croce per indicare le quattro stagioni, e i punti del solstizio e dell'equinozio. Al centro della croce collocarono il Sole e da qui ebbe origine il tema del Sole, o, simbolicamente del “figlio”, sulla croce. In Lemuria si usava un simbolo simile che alludeva, secondo quanto ci riferisce James Churchward, alle forze primarie della creazione.


Una lunga lista di divinità che precedono “Gesù” furono fatte nascere il 25 dicembre, proprio sulla base di questo simbolismo solare. Il solstizio d'inverno, il punto minimo di intensità solare nell'emisfero settentrionale, cade il 21/22 dicembre. Era questo il periodo in cui gli antichi dicevano che il Sole era “morto”, sprofondando nell'oscurità. A partire dal 25 dicembre, tre giorni dopo, dicevano che il Sole aveva ricominciato il suo viaggio di ascesa verso l'apice della sua intensità estiva, per cui si diceva che in quel giorno il Sole era nato o rinato. Per questa ragione la nascita degli antichi dei del Sole era fissata tre giorni dopo il solstizio d'inverno. Come oggi tutti sanno, queste divinità non sono mai esistite. Erano simboli del Sole, come fu anche Gesù insieme a molti altri.

Attis, il Figlio del Dio della Frigia
Nacque il 25 dicembre da madre vergine. Venne definito un “salvatore”, l'unico figlio generato, e morì per salvare l'umanità. Fu crocifisso di venerdì - “venerdì nero” - e il suo sangue fu versato per redimere la Terra. Patì la morte “con i chiodi e i bastoni”. Fu il Padre e il Figlio uniti in un corpo terreno. Fu deposto in una tomba, scese agli inferi, ma tre giorni dopo, il 25 marzo, si scoprì che il suo corpo era sparito dalla tomba ed egli risorse come il “Dio Altissimo”. II suo corpo veniva simboleggiato dal pane e mangiato da quelli che lo veneravano.

Krishna (Cristo), il Figlio del Dio dell'India
Nacque da madre vergine il 25 dicembre e suo padre faceva il falegname. Una stella segnò il luogo della sua nascita, in cui accorsero angeli e pastori. Il tiranno massacrò migliaia di bambini nel tentativo di ucciderlo, ma egli scampò alla morte e continuò a compiere miracoli e a guarire gli infermi, soprattutto i lebbrosi, i ciechi e i sordi. Morì circa all'età di 30 anni e secondo alcune tradizioni fu crocifisso su un albero. Venne anche raffigurato su una croce, resuscitò dai morti e fu considerato il salvatore. I suoi seguaci pare lo conoscessero come “Jezeus” o “Jeseus”, che significa “pura essenza”. Si dice che egli ritornerà su un bianco cavallo per giudicare i morti e combattere contro il “Principe del Male”.

Dioniso o Bacco, il Figlio del Dio della Grecia
Nacque da madre vergine il 25 dicembre e venne messo in fasce in una mangiatoia. Fu un maestro che viaggiò e realizzò miracoli. Trasformò l'acqua in vino (come il Sole) e cavalcò un asino in trionfo (come fece la divinità egizia Set). Egli fu il montone o l'agnello, Dio delle Vigne, Dio degli Dei e Re dei Re, l'Unico Figlio Generato, espiatore dei peccati, Redentore, Unto (Christos), Alfa e Omega. Fu crocifisso su un albero, ma risuscitò dai morti il 25 marzo. Durante il primo secolo a.C. anche gli Ebrei a Gerusalemme veneravano questa divinità. J.M. Roberts scrive in Antiquity Unveiled (Health Research, 1970) che “da IES, il nome fenicio di Bacco, discende il nome di Gesù”. Egli aggiunge che IES si può dividere in “I” (l'uno) e “es” (fuoco e luce). Presa come un'unica parola, “ies” significa l'unica luce. Egli continua così: «Tale luce non è altro che la luce del Vangelo di San Giovanni; e questo nome si ritrova ovunque sugli altari cristiani, sia protestanti che cattolici, a conferma quindi del fatto che la religione cristiana non è che una modificazione del Culto orientale del Sole, attribuito a Zoroastro. I cristiani lessero quelle stesse lettere “IHS” del testo greco come “Jes” e il clero cristiano romano aggiunse la terminazione “us”».

Ecco alcune delle altre divinità precristiane a cui furono attribuite le stesse vicende di “Gesù”:
Apollo, Ercole e Zeus in Grecia;
Adad e Marduk in Assiria;
Bussha Sakia e Indra in India e Tibet;
Salivahana in India meridionale e alle Bermuda;
Osiride e Horus in Egitto;
Odino, Balder e Frey in Scandinavia;
Crite in Caldea;
Zoroastro in Persia;
Baal (bel) e Taut in Fenicia;
Bali in Afganistan;
Jao in Nepal;
Wittoba a Bilingo;
Xamolxis in Tracia;
Zoar tra i Bonzi;
Chu Chulainn in Irlanda;
Deva Tat, Cosom e Sammonocadam in Siam;
Alcide a Tebe;
Mikado tra i Sintoo;
Beddru in Giappone;
Hesus o Eros e Bremrillaham tra i Druidi;
Thor, figlio di Odino, tra i Galli;
Cadmo in Grecia;
Hil e Feta tra i Mandei;
Gentaut e Quetzalcoatl in Messico;
il Monarca Universale delle Sibille;
Ischy a Formosa;
il Divino Maestro di Platone;
il Sacro di Xaca;
Fohi, Ieo, Lao-Kium, Chiang-Ti e Tien in Cina;
Issione e Quirino a Roma;
Promoteo nel Caucaso;
Moahammed o Maometto in Arabia, Dahzbog tra gli Slavi;
Giove e Qirino a Roma;
Mitra in Persia, in India e a Roma.




Fonte articolo Figli di Matrix di David Icke, libro in PDF on-line.

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