mercoledì 7 novembre 2012

La marijuana può curare: la testimonianza del piccolo Cash, malato di cancro


“Dopo avergli trovato un tumore al cervello in stadio 4, i medici, dissero che Cash Hyde, 2 anni, sarebbe certamente morto; il tumore era intorno al suo nervo ottico, esattamente un anno fa rispetto ad ora. Infatti quasi morì. Dopo essere stato sottoposto a 7 diverse medicine chemioterapiche, il piccolo di Missoula, nel Montana, ha sofferto di shock settico, di infarto ed emorragia polmonare.

Cash stava cosi male da non mangiare per 40 giorni; i suoi organi minacciavano di dare forfait. Il padre, Mike Hyde, è intervenuto mettendo di nascosto dell’olio di cannabis nel sondino di alimentazione del piccolo. Cash, che ora ha 3 anni, ha avuto una ripresa miracolosa al Primary Children’s Hospital in Salt Lake City, ma l’azione coraggiosa del padre – di nascosto dai medici - ha sollevato serie questioni sul ruolo dei genitori nel trattamento medico.

Al piccolo è stata somministrata chemioterapia il più possibile per due mesi. In questo tempo il bambino ha perso appetito, vomitando da 8 a 10 volte al giorno. “Quando cominciammo la chemio stava molto male”, ha detto il padre. “Per le prime 6 settimane era cieco. Ma il tumore si stava ritirando. È una cosa orrenda vedere qualcuno che ami attraversare tutto questo”.

In Settembre, Cash non ha mangiato per 40 giorni. “Soffriva terribilmente e i medici dissero che era il massimo che potevano fare per lui”, ha detto Hyde che chiese ai medici di interrompere la chemio. Quel che fece invece fu bollire della marijuana acquistata in Montana con dell’olio di oliva e prelevare dosi di 3 mm che introdusse nella sondina del bambino per 2 volte al giorno.

“Non solo fu utile, ma sembrava mandata dal cielo. In 2 settimane fu svezzato da tutte le medicine che gli producevano nausea e ricominciò a mangiare stando seduto e ridendo”, secondo Hyde, che dice che i medici definirono la ripresa del figlio come “un miracolo”.

Non ci sono sorprese nel quadro clinico descritto. I medici, i funzionari medici e il governo federale americano si prendono in giro e prendono in giro gli altri con le loro attitudini ottuse e negative verso l’uso medico della marijuana.

Sebbene siano passate delle leggi per la marijuana medica (in Usa ndt), stato dopo stato, gli oncologi preferiscono restare stupidi sul come la si possa usare per i pazienti di cancro. [1][2]

Tetraidrocannabinolo (THC), il maggiore componente attivo della marijuana, porta alla morte le cellule del glioma umano attraverso la stimolazione della autofagia.


A livello federale il Governo e persino il Presidente preferiscono odiare e osteggiare la marijuana, al punto da vedere l’intero paese distrutto dalle guerre di droga, piuttosto che mostrare considerazione o simpatia verso la supplica dei malati di cancro e del loro bisogno di trattamenti anticancro che siano sicuri, economici ed efficaci.

La violenza nel Messico di come una simile guerra può distruggere il paese da dentro.

La cannabis può essere trovata in questa medicina su prescrizione (in USA ndt): MARINOL. Combinando i due più comuni componenti cannabinoidi nella canapa, si va a stimolare la efficacia del trattamento per inibire la crescita delle cellule cerebrali tumorali ed aumentare il numero delle cellule che scompaiono.

È veramente saggio trattare bambini e adulti con veleni chimici (chemioterapia) o radiazioni? Non ci prendiamo già abbastanza radiazioni dalle esposizioni del presente grazie alla industria nucleare? I reparti radiologici hanno bisogno di ridurre enormemente il loro uso di radiazione per scopi diagnostici ed eliminare preferibilmente il suo uso nel trattamento del cancro.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di un nuovo paradigma per la medicina allopatica! Siccome non possiamo sbarazzarci del campo della medicina contemporanea, bisogna che si riformuli dall’interno e l’unico modo per farlo è entrare nella struttura sottostante dei suoi principi e della sua pratica e cambiarli nelle fondamenta.

Ad essere onesti sappiamo che ciò è impossibile, come lo è porre sotto controllo Fukushima. È veramente troppo aspettarsi che i medici, soprattutto oncologi pediatri, capiscano che in un’epoca di tossicità dove i pazienti sono gravemente e pesantemente esposti ai metalli pesanti, alle particelle chimiche e radioattive, l’ultima cosa di cui hanno bisogno sia esporli ancora allo stesso trattamento attraverso la medicina e le procedure diagnostiche.

La Dr. Linda Granowetter, una prof. di pediatria alla New York University e capo della Division of Pediatric Hematology and Oncology, ha detto ad ABC News che l’intervento di Hyde è stato “affascinante” ma in qualche modo fastidioso. “Penso sia molto problematico il fatto che non avesse un rapporto né l’abilità di essere onesto con il medico. La cura del malato viene ostacolata dove non c’è completa fiducia”.

Che questo medico creda veramente a ciò che ha detto, indica quanto impossibile sia la situazione. Come può un medico oggi credere di meritare una tale fiducia … è al di là della comprensione! I medici odierni, soprattutto i pediatri sono molto abili nell’avvantaggiarsi delle vulnerabilità dei genitori e di abusarne, di abusare delle loro paure sul tipo di trattamento medico che ricevono i loro figli.

Per fortuna, le leggi della selezione naturale stanno operando la loro magia contro simili medici ed I loro trattamenti. Nessuno, incluso il governo (stiamo sempre parlando di USA, ndt) se lo potrà permettere. Come grossi e grassi dinosauri crolleranno sotto il peso del collasso economico alle porte.

Qualsiasi medico oggidì che non sia in grado di afferrare la realtà, ovvero che stiamo vivendo in un epoca di tossicità piena di veleni chimici, metalli pesanti e particelle radioattive è un ciarlatano ed un pericolo per la società. E’ una situazione molto brutta, che recentemente è diventata ancora peggiore ed in uno breve lasso di tempo. Gli oncologi preferirebbero che bambini come Cash morissero, piuttosto che far prendere loro THC per il cancro.

La medicina contemporanea sta commettendo una forma di suicidio di massa, nel non rispondere al bisogno di ridurre l’esposizione delle persone alle sostanze chimiche, alla radiazione e ai metalli pesanti, ma invece aggiungendone altra. Speriamo che una nuova medicina e un nuovo campo nella odontoiatria abbracceranno una riduzione della esposizione ai veleni, come loro principio essenziale e come sacro principio medico.

Sono state citate queste parole della dottoressa Granowetter:
“Sappiamo dalle ricerche che dal 30 al 60 percento dei genitori danno ai loro bambini medicine alternative, come le vitamine, denti di squalo ed erbe da Chinatown (“cineserie”, in pratica il senso). Ecco perché passiamo cosi tanto tempo chiedendo ai genitori cosa stanno dando ai bambini e cerchiano di essere non giudicanti lavorando con loro, ma piuttosto di guidarli”. Ha detto che la maggior parte degli oncologi pediatri sono “aperti” sui trattamenti alternativi.

Mi chiedo chi la dottoressa Granowetter stia pensando di prendere per i fondelli citando i denti di squalo e le erbe da Chinatown. Voleva forse dire cartilagine da squalo? Non ho mai sentito di un pediatra “aperto”, e voi? Se volete metterli alla prova, cercate di parlargli delle vostre ragioni per non vaccinarli o per rifiutare la chemio e la terapia con radiazioni, una volta che vi sono state indicate.

Ragazzo con 11 tumori, mandato a casa a morire, sopravvive dopo i trattamenti di terapie alternative dei nonni.

Sto male ogni volta che sento una storia di come gli oncologi hanno chiamato la polizia per costringere i genitori a trattare i loro bambini con terapia chemio e radiazioni. È veramente pessima cosa che non possiamo chiamare nessuno per disfarci di questi medici e istituzioni che li sostengono con tale fascista fervore. Anziché degli acchiappa-fantasmi, quel che abbiamo bisogno è un gruppo che apra il campo della oncologia pediatrica. L’arroganza dei pediatri continuerà a riverberare attraverso la coscienza della nostra razza mentre i bambini vengono uccisi e le famiglie distrutte a causa di credenze e pratiche senza cervello.

NOTA BENE:
Vi prego di notare che nella storia su ABC News, Mike Hyde ha fatto da sé il suo olio alla canapa. Rick Simpson, che continua ad essere una roccia di integrità sull’uso dell’olio di canapa per la cura del cancro, avvisa le persone di farselo da sé, perchè la qualità dell’olio acquistato è altamente dubbiosa.

“Ecco la ragione per cui dico al pubblico che è meglio prodursi il proprio olio in questo momento storico, fintanto che non ci saranno degli standard osservabili. Se lo producete da voi, almeno sapete di avere la cosa vera e per un paziente cha sta morendo l’olio vero può significare la differenza tra la vita e la morte”.

“Il pubblico deve rendersi conto che la canapa (cannabis ndt) non è creata tutta uguale: le qualità medicinali possono variare moltissimo da ceppo a ceppo, quindi bisogna usare i ceppi giusti. Anche ceppi di basso livello e tagli possono produrre un trattamento decente per alcune condizioni di pelle. Ma se cercate di trattare qualcuno con condizioni serie come il cancro, non si possono usare oli di basso livello o taglio, solo i migliori funzioneranno”.

“Questi sono per tutti noi tempi di prova, ma presto le cose si sistemeranno e il pubblico avrà la sua medicina. È solo una questione di tempo ora, perché non c’è modo per il sistema di impedire alla verità di diffondersi. L’olio di cannabis prodotto in modo appropriato, è la più grande medicina sulla terra e la cannabis presto riprenderà il suo giusto posto nell’uso della medicina convenzionale”.



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