martedì 14 maggio 2013

La scienza (e la storia) del nostro QI



Come prima cosa sappiate che esistono diversi tipi di intelligenza e non una sola, ci sono state diverse categorizzazioni da parte di diversi ricercatori, ma attualmente quella da considerare dovrebbe essere la Teoria delle intelligenze Multiple di Gardner, la quale ripartisce le capacità cognitive di una persona in 8 diversi tipi di intelligenza:


 1.Intelligenza logico matematica,ragionamento logico e problemi matematici;
2.Intelligenza linguistica,utilizzo del linguaggio e sensibilità al suono e significato delle parole;
3.Intelligenza spaziale,capacità di vedere e organizzare configurazioni in spazia perti e chiusi;
4.Intelligenza naturalistica,capacità di comprendere schemi naturali;
5.Intelligenza cinestetica,capacità di controllare bene il proprio corpo;
6.Intelligenza musicale,capacità di capire e creare schemi musicali;
7.Intelligenza intrapersonale,capacità di capire se stessi e le proprie abilità;
8.Intelligenza interpersonale,capacità di comprendere emozioni,intenzioni e motivazioni altrui. 


Ognuno è dotato di tutte queste intelligenze, solo che alcune sono più spiccate di altre e danno un determinato accento al carattere dell'individuo. Ad esempio chi è dotato maggiormente di intelligenza cinestetica potrebbe fare l'atleta, che invece è dotato di intelligenza intrapersonale il politico. Comunque questa è una teoria accreditata attualmente ma non è l'unica né assolutamente condivisa;riguardo l'intelligenza ci sono tante teorie e nessuna completamente certa,è una branca della psicologia su cui ancora si studia e ricerca molto,non c'è nulla di davvero preciso insomma. Riguardo poi il calcolo del QI o quoziente intellettivo,per molto tempo si è usato la scala Stanford-Binet del 1916,che considera il QI come la soluzione di questa equazione QI=EM/ECx100,in cui EM=età mentale,EC=età cronologica e si moltiplica per 100 per evitare equazioni;se un bambino ha un'età mentale di 10 ma un'età cronologica di 8 sarà intellettivamente dotato e il suo QI sarà 125.

Nel 1960 la scala Stanford-Binet sostisuisce il QI con la “devianza QI”,Invece del rapporto tra età mentale e cronologica,si confrontano i risultati del test con i risultati di un gruppo di individui della stessa età cronologica del soggetto,il QI medio è considerato 100.Una deviazione standard è di 16 punti.Se il punteggio di un individuo è di una deviazione sopra la media della sua età,il suo QI sarà 100+16,116.La scala Stanford-Binet è utilizzata tutt'ora per i bambini,infatti venne creta con lo scopo di capire quali erano i bambini più dotati e prevedere i loro risultati scolastici,ma ci riesce solo nel 25% dei casi,perché l'intelligenza è “formata” si da fattori ereditari ma anche ambientali,allenandola e stimolandola si ottengono risultati migliori.



Per gli adulti si usa la scala WAIS (l'autore è Wechsler,direttore del New York City's Bellevue Psychiatric Hospital) ed è stata pubblicata per la prima volta nel 1939, che si compone di diversi test divisi in due categorie (verbali e performance); le risposte alle domande consentono di calcolare la devianzione QI. Wechsler crea poi anche una scala per i bambini, la WISC. La validità di questi test non è comunque assoluta poiché i risultati possono variare nel tempo,sono influenzati da tenti fattori quali:l'ambiente in cui si vive,in grado di cultura,la situazione emotiva del soggetto al momento del test,la motivazione ad ottenere un buon risultato,eccetera eccetera.Non esiste nemmeno un'unica misura con cui valutare la validità dei test poiché non c'è una definizione di intelligenza che sia assolutamente condivisa;i test e le scale che vi ho presentato cercano di valutare i futuri risultati dell'individuo che viene sottoposto al test,ma non presentano dati certi,come vi ho scritto il rendimento previsto in seguito alla misura dell'intelligenza e il rendimento vero e proprio corrispondono solo nel 25% dei casi. Insomma, le discussioni sull'intelligenza trattano in pratica di convenzioni e per adesso non c'è nulla in assoluto, ma tante teorie diverse e attualmente non ce ne è una che sia univocamente condivisa.

La psicologia è considerata una scienza canonica solo dal 1879, anno in cui Wilhelm Wundt fondò il primo laboratorio di psicologia e dovendo studiare la mente umana incontra sempre delle difficoltà, specialmente in passato poiché non c'erano le innovazioni tecnologiche di adesso. Le teorie sono tante e spesso incerte; questo è un fatto che si accentua quando si trattano argomenti difficili come quello l'intelligenza. Insomma è una scienza ancora giovane e in pieno sviluppo.

di Paride Fiorini

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